La Battaglia di Mobile Bay
A cura di Angelo D’Ambra
La battaglia sulla baia
La battaglia della Baia di Mobile, avvenuta nell’agosto 1864, fu l’ultimo grande scontro navale della guerra civile. Le operazioni iniziarono il 2 agosto 1864 e durarono fino al 23 agosto.
La città di Mobile era un centro ferroviario e portuale di enorme importanza strategica. Una tripla linea di trincee la difendeva dagli attacchi di terra, rendendo impensabile qualsiasi iniziativa delle fanterie e il suo porto era uno dei meglio difesi del Sud: l’ingresso principale era fiancheggiato da due imponenti fortificazioni, difese da massicce batterie di artiglieria, ovvero Fort Morgan, a Mobile Point, con quarantasette cannoni, e Fort Gaines, sull’isola di Dauphin, con sedici cannoni. Leggi il resto
La rivolta dei Dakota Sioux del 1862
A cura di Cesare Bartoccioni
Nella metà del 1800, la Nazione Sioux (1) si estendeva dal Minnesota ai Dakota e fin nel Wyoming e Montana. Le tribù Sioux dell’est, conosciuti come Santee, o Dakota, occupavano la parte occidentale del Minnesota e la parte superiore della valle del Mississippi. Le varie bande dei Sioux Dakota – i Mdewakantons, i Wahpetons, i Wahpekutes, e i Sissetons – furono i primi ad entrare in contatto con i bianchi e i primi a subire lo spossessamento delle loro terre tradizionali. Le loro esperienze dagli anni ’50 del 1800 in poi furono un esempio di ciò che i loro parenti delle pianure avrebbero sofferto in seguito.
Negli anni ’50 del 1800, i capi civili dei Nativi Americani (2) avevano ceduto la maggior parte del Minnesota in una serie di trattati molto controversi. Leggi il resto
L’avanzata dei Sioux a ovest del Missouri
A cura di Gianni Albertoli
Nelle terre a ovest del Missouri gli americani vi trovarono i Tetons, i quali rappresentavano più della metà dell’intera nazione Sioux, ed erano a loro volta divisi in sette gruppi, alcuni dei quali abbastanza grandi da essere considerati delle sottotribù di notevoli dimensioni. Il gruppo centrale era rappresentato dagli Yankton e dagli Yanktonai, vicini occidentali degli “Issati” o “Santee”. I Mdewakanton erano noti da tempo ai bianchi avendo avuto contatti diretti con i francesi che esplorarono le terre dell’Upper Mississippi. Leggi il resto
La Corsa del Secolo che segnò la fine del west
A cura di Giovanni Vezzoni
La grande corsa dei cowboy del 1893
Gli americani non si sono mai fermati. La Guerra Civile aveva diviso la nazione e liberato gli schiavi. La grande depressione li avrebbe abbattuti ma avrebbe portato anche nuove opportunità. Ogni nuova generazione di coloni ha aggiunto qualcosa a quanto fatto dalla precedente. Fino alla chiusura della frontiera, un evento (nel 1890) che formalmente dichiarava che il west era vinto, conquistato. Ma ancora molto restava vivo dei tempi selvaggi e ancora nel 1893 qualcosa dal sapore antico accadeva…
In quel giugno del 1893 il paese si stava muovendo di nuovo e il Vecchio West stava morendo e il cambiamento forse non era mai sembrato tanto netto. Leggi il resto
Le rapine in banca e in treno di Jesse James
A cura di Sergio Mura
Jesse e Frank James in azione
Le rapine in banca sono certamente una parte importante di ciò che gli appassionati collegano istantaneamente alla storia del west nella componente dei “bianchi”. E quando si parla di rapinatori di banche nell’immaginario del vecchio West, il primo nome che viene in mente è il suo: Jesse James! Non solo perché fu uno dei più longevi in attività, capace di sfuggire in mille modi alla legge per quasi quindici anni, ma soprattutto perché le sue azioni – spesso teatrali e generalmente alquanto violente – lasciarono un segno profondo nella storia criminale degli Stati Uniti. Leggi il resto
La tragedia del Sandy Lake
A cura di Angelo D’Ambra
La tragedia del Sandy Lake si consumò nel 1850 coinvolgendo migliaia di Ojibwe, costretti con l’inganno a lasciare la loro terra natia, il Lago Superiore, per riunirsi presso il Sandy Lake, nel territorio del Minnesota e ricevere il pagamento previsto dai trattati. I soldi però arrivarono tardi, quando i fiumi erano ghiacciati e sarebbe stato impossibile per loro tornare al Lago Superiore. Tardi giunsero anche le razioni di cibo ed erano avariate e scarse. Molti Ojibwe tentarono di tornare in Wisconsin, ma la fame, le malattie e il freddo portarono molti alla morte. Leggi il resto
Il massacro Kidder in Kansas
A cura di Sergio Mura
Il 1 giugno 1867 l’allora tenente colonnello George A. Custer lasciò Fort Hays, nel Kansas, con circa 1.100 uomini del 7° cavalleria con l’ordine di provvedere a sedare l’insurrezione delle tribù indiane che stava minacciando l’intera area.
Dopo aver pattugliato a nord verso Fort McPherson lungo il fiume Platte – vicino all’attuale North Platte, nel Nebraska – Custer ed i suoi uomini presero a dirigersi a sud verso le forche del fiume Republican, nei dintorni di Benkleman, nel Nebraska. Leggi il resto
Le armi corte nell’epopea del west
A cura di Nino Polimeni
L’influenza della cultura americana nel secondo dopoguerra ha fatto sì che anche in Italia si sia conosciuta la storia del west. Sotto quella spinta “a stelle e strisce”, ha anche inizio una prolifica produzione di fumetti ed una massiccia importazione di film ambientati nei suggestivi paesaggi dell’Ovest americano (grandi produzioni, ma anche molti “B” movies), dove eroi senza macchia e senza paura scorazzano per la prateria in groppa ai loro fedeli cavalli e con le loro infallibili Colt fanno trionfare la legge e la legalità. Leggi il resto
Gli indiani Ojibwe
A cura di Angelo D’Ambra
Primo contatto sul Lago Superiore (1622)
Si ritiene che gli ojibwe abbiano preso contatto con gli europei nel 1615 quando l’esploratore francese Samuel de Champlain arrivò al Lago Huron. Nel 1622, uno degli uomini di Champlain, Etienne Brule, esplorò il Lago Superiore e prese contatto con gli ojibwe più a ovest, quelli che vivevano presso il fiume St. Mary. Nel 1667 accolsero la prima missione cristiana. Leggi il resto
La strana morte Jesse James il fuorilegge
A cura di Sergio Mura da un lavoro di Mark L. Gardner
L’uccisione di Jesse James
Nel cuore violento e talvolta romantico del vecchio west, poche morti hanno avuto l’eco leggendaria di quella di Jesse James. Non si trattò solo della fine di un uomo: fu la fine di un’epoca. Il colpo sparato alle spalle da Bob Ford in un’umile casetta di St. Joseph, nel Missouri, nel 1882, fu l’inizio di una leggenda che non ha mai smesso di alimentarsi. Da oltre un secolo, storici e appassionati di frontiera si interrogano: cosa accadde davvero quella mattina? Perché un uomo come Jesse James — bandito, padre, superstizioso, affascinante e spietato — abbassò la guardia davanti ai suoi presunti alleati? Leggi il resto