Adobe Walls, 1874, battaglia al trading post.

A cura di Omar Vicari

Nella primavera del 1874, una trentina di persone, tra cui alcuni cacciatori di bisonti e una donna, raggiunsero una zona desertica a nord del Canadian River nella prateria della Panhanlde del Texas.
Seguendo le tradizionali piste dei bisonti, i cacciatori intendevano costruire una stazione commerciale che potesse servire da base per le loro battute di caccia.
Dal terreno circostante, i cacciatori ricavarono delle zolle erbose con le quali costruirono alcuni edifici che nel complesso presero il nome di Adobe Walls. Leggi il resto

Bill Doolin, i Dalton e la tragedia di Coffeyville

A cura di Omar Vicari

Bill Doolin con i Dalton – clicca per INGRANDIRE
Quando si parla dei fuorilegge del vecchio West, un posto di tutto rispetto va riservato a quegli uomini che cavalcarono la frontiera nel Territorio Indiano e nell’Oklahoma in genere. Furono questi i posti dove si concentrarono le bande più pericolose e temerarie allo stesso tempo. Erano tutti ladri di cavalli, razziatori di bestiame, assassini e assaltatori di treni. Leggi il resto

Raffaella Milandri è Mauna Kea Edizioni

A cura di Cristiano Sacco

Alcuni libri editi da Mauna Kea
Animata dalle sue forti passioni per i Nativi Americani e per la letteratura, una donna straordinaria ha dato vita ad una nuova casa editrice che pubblica libri di diverso genere, ma con una particolare attenzione per i Nativi Americani, la loro storia, le loro attuali condizioni di vita. Lei è Raffaella Milandri: giornalista, scrittrice, antropologa, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice, editore e naturalmente studiosa ed esperta di storia ed attualità dei Nativi Americani, al punto tale da essere stata addirittura adottata dalle tribù Crow (in Montana) e Cherokee (in Louisiana). Raffaella si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, attraverso i quali ha promosso campagne di sensibilizzazione, informazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, anche mediante appelli, petizionI, conferenze, filmati, libri e interviste. Leggi il resto

I Mandan

A cura di Alessandra Pedrazzini

I Mandan in una loro cerimonia

I Mandan erano una nazione indiana che abitava il Nord America. Avevano una lingua appartenente al ceppo linguistico “Siouan”; erano indiani sedentari dell’area delle grandi pianure ed erano strettamente collegati ai loro “vicini” del fiume Missouri, gli Arikara e gli Hidatsa. I Mandan erano caratterizzati da certi tratti culturali tra cui una particolare rilevanza ricopriva il cosiddetto “mito delle origini” in cui si narrava che i loro antenati erano risaliti da sotto la terra, arrampicandosi sulle radice della vite. Secondo quanto tramandatoci, i Mandan abitavano la riva orientale del fiume Missouri, ma successivi movimenti li portarono lungo quella occidentale. Leggi il resto

Gli Apache Tonto (Dilzhé’é)

A cura di Gianni Albertoli

La Verde Valley ha una lunga tradizione storica dovuta a tutto un susseguirsi di cambiamenti culturali ed anche continuità per vari gruppi indigeni. Il territorio, nonostante quello che possiamo pensare, era ricco di selvaggina e piante vegetali tanto amate dagli indiani dell’area, senza dimenticare la grande abbondanza di acqua. Questo territorio avrebbe dato a gruppi nativi la base per la loro sussistenza, fra questi vi erano popolazioni che lo consideravano la loro terra originaria. Erano questi gli indiani Yavapai, una popolazione tradizionalmente semi-nomadica di cacciatori-raccoglitori che migravano stagionalmente alla ricerca di cibo. Leggi il resto

I pistoleri tra mito e realtà

A cura di Gian Carlo benedetti

Un duello tra pistoleri
“Questo è il West, amico!.Quando la leggenda diventa un fatto, stampa la leggenda”. Questa lapidaria frase tratta dal Film “L’uomo che uccise Liberty Valance” del grande John Ford, dettata per un classico e sleale duello al sole, condensa la narrazione della vita, gesta e morte del Pistolero, divenuto emblema, tradizione e paradigma del Far West pur se apparteneva ad una esigua, temuta, evitata. minoranza il cui contributo alla sua conquista fu esiguo. Leggi il resto

Antietam, il destino di una nazione

A cura di Pietro Costantini

Una fase della battaglia
La battaglia si svolse in un periodo particolarmente demoralizzante per l’Unione, pieno di perdite militari che si susseguivano rapidamente.
La Confederazione era diventata sempre più audace, al punto da compiere una vera e propria maratona per attraversare il Maryland verso nord.
Si trattava della prima incursione sudista nel territorio del Nord. Se avesse vinto qui, l’esercito ribelle avrebbe potuto attraversare il territorio dell’Unione e colpire chissà dove: Filadelfia, Baltimora, persino Washington D.C. Nessun luogo sarebbe stato sicuro. “Jeff Davis si proclamerà Presidente degli Stati Uniti”, scrisse il “New Yorker”, in preda al panico. “Gli ultimi giorni della Repubblica sono vicini”. Leggi il resto

Il massacro Grattan

A cura di Valentina Magagnin

Un’immagine della battaglia – clicca per INGRANDIRE
Correva l’anno 1851. Tra il governo degli Stati Uniti e le tribù Sioux, Cheyenne, Arapaho, Crow, Assiniboin, Mandan, Atsina, Arikara venne stipulato il trattato di Fort Laramie con cui venivano riconosciuti ai Nativi i territori delle Grandi Pianure “fintanto che l’acqua scorri e le aquile volino”.
Gli indiani permettevano il passaggio dei bianchi sulla pista dell’Oregon: in cambio gli Stati Uniti avrebbero versato loro 50.000 dollari l’anno per cinquant’anni. Contributo che qualche anno dopo il Congresso decise di tagliare. Leggi il resto

Billy the Kid e la “Fuga dalla casa di McSween”

A cura di Sergio Mura

La fuga dalla casa di McSween
Billy the Kid, al secolo William H. Bonney, è entrato nella leggenda fin da giovane, in seguito alle numerose imprese che dividevano la gente del tempo tra quelli che le vedevano favorevolmente e quelli che le vedevano sfavorevolmente. Al giovane “fuorilegge” sono stati attribuiti tanti episodi e tra i più importanti e avvincenti della sua vita c’è la cosiddetta “Fuga di McSween” o “Fuga dalla casa di McSween”, un evento che si è svolto nel 1878 a Lincoln, nel territorio del New Mexico e che ha segnato profondamente la sua storia.
In quel periodo, Billy the Kid era coinvolto attivamente nella Guerra delle fazioni di Lincoln (o, più comunante, Guerra di Lincoln), una faida sanguinosa e violenta tra due gruppi rivali. Leggi il resto

Il west di Mario Raciti – recensione del Piccolo Prontuario del Vecchio West

A cura di Domenico Rizzi
La stupenda copertina del libro
Fra le innumerevoli pubblicazioni riguardanti il West e le sue storie, per fortuna ogni tanto qualcuno si prende la briga di studiare e approfondire l’ambiente, le abitudini, le tradizioni e tutti quei particolari che solitamente sfuggono agli storici impegnati a rievocare battaglie e massacri.
Mario Raciti, che studia la storia della Frontiera americana da almeno vent’anni ed è un prezioso collaboratore di Farwest.it, dopo avere pubblicato di recente “Piombo, polvere e sangue. La violenza nella storia del West 1848-1900” ha realizzato nel 2023 questo “Piccolo Prontuario del Vecchio West” suddiviso in tre parti, che, come recita il sottotitolo, è una “miscellanea di curiosità, aneddoti, fatti e dati della Frontiera americana ad uso di curiosi e scrittori.” Già, perché concordo pienamente con l’autore che il western non corrisponda del tutto alla finzione cinematografica che conosciamo, con la cavalleria americana che fa strage di Indiani servendosi del Winchester o di altre armi a ripetizione peraltro mai avute in dotazione in quel periodo e neppure la successione di duelli e sparatorie più volte rirproposta dai cineasti del genere con una credibilità non sempre sufficiente. Leggi il resto

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