Storia della cavalleria nel vecchio west
A cura di Luciano Guglielmi
Le vicende della cavalleria Americana, iniziano sin dalla rivoluzione delle “colonie”, che porterà all’indipendenza degli stati dell’Unione.
Nelle colonie gli emigrati Europei cercano di organizzare le forze della rivoluzione e s’appoggiano a ufficiali di cavalleria giunti dall’Europa, in grado d’organizzare le forze di cavalleria. Le vicende proseguono anche dopo la conquista dell’indipendenza, in un alternarsi di eroismi e conquiste e difesa della giovane Unione. La guerra civile divide in due l’Esercito ed anche le formazioni di cavalleria, i personaggi di spicco per la cavalleria sono ancora ufficiali fuoriusciti dagli eserciti d’Europei, i quali cercano d’applicare le conoscenze e gli stili delle cavallerie Europee, sempre in conflitto tra loro. Leggi il resto
Le guerre indiane nell’Ovest (1840-1890)
A cura di Sergio Amendolia
“Lassù morì il sogno di un popolo” pronunciò amaramente Alce nero parlando dell’eccidio avvenuto il 29 dicembre 1890 sulle rive del torrente Wounded Knee in South Dakota, ove quasi 300 tra uomini, donne e bambini Sioux perirono sotto le armi del 7° cavalleria, quel medesimo reggimento che quasi quindici anni prima, agli ordini di Custer, era stato praticamente annientato a Little Big Horn da una coalizione di tribù composta in buona parte proprio da guerrieri Sioux. Leggi il resto
Piccolo catalogo illustrato delle armi del west
A cura di Sergio Mura
La copertina del libro con copertina rigida
Cari amici, c’è una grande notizia per tutti gli appassionati di storia del west… è finalmente uscito l’attesissimo nuovo libro di Mario Raciti – autentica colonna di Farwest.it e già scrittore di altri libri sul west – dedicato alle armi del west. È il Piccolo Catalogo Illustrato delle Armi del West. Si tratta di uno spettacolare libro che siamo riusciti a vedere in anteprima e che reputiamo immancabile nelle librerie di ogni appassionato di storia del west. Leggi il resto
Battaglia al Warbonnet Creek
A cura di Isabella Squillari
Buffalo Bill solleva il copricapo di Yellow Hand
All’inizio del luglio 1876, i soldati del 5° Cavalleria del colonnello Wesley Merritt, stanchi e disperati, maledicevano il caldo, la polvere e la loro sfortuna. Per un mese avevano camminato attraverso i deserti del Wyoming e del Nebraska, sopravvivendo con gallette dure e acqua torbida, alla ricerca continua degli Indiani ostili che pare fossero confluiti a nord come un’orda assetata di sangue, desiderosi di unirsi ai Sioux e agli Cheyenne sotto la guida di un grande uomo di medicina chiamato Toro Seduto. Il 5° non trovò Indiani, e certamente nemmeno la gloria, soltanto una successione senza fine di terrapieni sabbiosi e spinosi arbusti di artemisia. Leggi il resto
I fucili Winchester, conquistatori del west
A cura di Gaetano Della Pepa. Note finali di Mario Raciti.
Del Winchester 73 un famoso esperto di armi, il capitano E. C. Crossman nel 1920 scriveva: “La carabina che… ha ucciso più selvaggina ed Indiani e più soldati degli Stati Uniti quando gli Indiani scoprirono i suoi pregi”. E’ noto che la verità fu piuttosto diversa: le carabine a leva della Winchester solo eccezionalmente comparvero nelle mani delle truppe di stanza sulle frontiere degli Stati Uniti, la strage dei bisonti che ridusse i Nativi alla fame fu operata dagli Sharps e nelle mani dei Sioux a Little Big Horn non c’erano dei modelli 1873 ma dei modelli 1866. Leggi il resto
I francesi e il commercio delle pellicce nel Seicento
A cura di Angelo D’Ambra
Samuel de Champlain
Nel 1607, Samuel de Champlain e Pierre du Gua de Monts poterono consegnare al re di Francia una perfetta mappatura di tutta la costa nordorientale. L’anno seguente Champlain tornò a risalire il San Lorenzo, fondando la città di Quebec. Fu allora che tutto cambiò nel commercio delle pellicce.
Champlain si inserì con astuzia nella discordia tra tribù native, tessendo una fitta rete di trame e relazioni interessate al fine di garantirsi un continuo approvvigionamento di pellicce. Affiancò, poi, la coalizione degli innu, meglio noti come montagnais, degli algonchini e degli uroni in un attacco contro i mohawk nella valle del fiume Richelieu. Leggi il resto
L’affare Crawford
A cura di Paolo Brizzi
Emmet Crawford
Emmet Crawford nacque il 6 Settembre 1844 a Philadelphia e si arruolò nel 71° Fanteria della Pennsylvania, partecipando alla guerra civile. Il 20 Maggio 1867 fu nominato Sottotenente del 39° Fanteria, servendo in Texas, e, alla fine del ’70, fu trasferito in Arizona al 3° Cavalleria. Nel ’72 operò sulle pianure e, il 20 Novembre 1875, ebbe uno scontro con gli indiani a Antelope Station, Nebraska. Il 17 Giugno 1876 patecipò alla battaglia del Rosebud come comandante di compagnia. Tornato in Arizona, Crawford fu nominato comandante militare a San Carlos nel Settembre 1882 e nella primavera seguente partecipò alla grande spedizione di Crook nella Sierra Madre, dove ebbe un ruolo chiave, tanto che a lui si dovette in buona parte il successo della campagna. Leggi il resto
Il popolo di Coda Chiazzata. Una storia dei Sioux Brulé
A cura di Sergio Mura
“Un uomo dall’abilità straordinaria e dal carattere forte, che svolse un ruolo primario durante la grande crisi che il suo popolo dovette affrontare tra il 1850 e il 1880.” Questo è il giudizio generale che si esprime in questo libro di Coda Chiazzata (Spotted Tale), un valente guerriero Sioux e un grande capo in temppo di guerra prima e di pace poi. La storia di Coda Chiazzata e dei Sioux Brulé è una storia di lotte e sottomissione. Quando il governo americano impose loro una vita in riserva, Coda Chiazzata seppe opporsi con dignità e lungimiranza al proposito dei bianchi di cancellare la cultura, la religione, le tradizioni e i costumi del «popolo delle praterie». Per questo egli mirò fondamentalmente a mantenere inalterati i valori dei Sioux Brulé e tentò in ogni modo di impedire l’attuazione di tutti quei programmi finalizzati alla distruzione della civiltà dei nativi d’America. Leggi il resto
I ciboleros
A cura di Valentina Santoli
A caccia di bisonti con la caratteristica lunga lancia
Benchè non particolarmente conosciuti oggi, i messicani Ciboleros (dallo spagnolo “cìbolo”, bisonte) sono stati veri protagonisti del loro tempo. Spesso associati ai Comancheros, erano in realtà un altro gruppo di cacciatori di bisonti, attivi per quasi due secoli nella zona del Llano Estacado, tra Texas e New Mexico. Leggi il resto
Osage, il popolo venuto dalle stelle (1800-1872)
A cura di Pietro Costantini
Blackheart
All’inizio del XIX secolo gli Osage dovettero affrontare, oltre il we- lu-ska (il “piccolo popolo” dei germi) portato dai Francesi e dagli Spagnoli, l’invasione degli Americani, da loro inizialmente chiamati sia “Folte Sopracciglia” sia “Lunghi Coltelli”, dato che i Piccoli non avevano ancora deciso cosa fossero in realtà. Leggi il resto